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martedì 27 marzo 2012

Casa di Riposo

La scorsa settimana si è insediato formalmente il nuovo c.d.a della R.S.A. così composto:

Per la maggioranza
  • Citroni Gianantonio
  • Franchini Cesare
  • Madureri Alberto
Per le minoranze
  • Comini Gianpaolo
  • Maggi Paolo

Il Consiglio nella sua prima seduta ha proceduto alla votazione del presidente confermando Citroni ed eleggendo vicepresidente Comini.

Pubblichiamo di seguito la nota informativa, spedita al consiglio comunale dopo le dimissioni dei tre consiglieri, di Gianpaolo Comini.



Al Presidente del Consiglio Comunale
Comune di Salò


FONDAZIONE R.S.A. CASA DI RIPOSO DI SALO’
“RESIDENZA GLI ULIVI”

Nota informativa per il Consiglio Comunale di Salò a cura di Gianpaolo Comini
Consigliere della Fondazione

Intendo fornire a questo Consiglio Comunale, in occasione della seduta dedicata alla situazione del Consiglio di amministrazione della R.S.A., una nota informativa, ad integrazione ed ulteriore arricchimento della relazione inviata dal Presidente ing. Gianantonio Citroni, che ho preventivamente informato del contenuto di questo documento.

Sono già stati evidenziati dal Presidente obiettivi e progetti in corso adottati unanimemente dal Consiglio di Amministrazione, che rendono piena testimonianza della solidità della nostra struttura assistenziale e della buona qualità sul piano dei servizi erogati, del livello ottimale di equilibrio economico-finanziario sul piano gestionale, grazie certamente in primo luogo all’impegno professionale di tutto il personale che vi opera, a partire dai livelli dirigenziali, insieme con tutti gli operatori che gestiscono in prima persona i servizi assistenziali agli ospiti interni, oltre a quelli erogati all’esterno della struttura sul territorio gardesano, sempre accompagnati da riscontri positivi.
Nella relazione del Presidente sono forniti anche alcuni essenziali dati di tipo quantitativo, tra i quali, a ulteriore testimonianza dei risultati positivi sul piano del rapporto costi-benefici, vorrei evidenziare il dato relativo alle rette; il confronto con le strutture del territorio pongono la R.S.A. di Salò ad un livello di eccellenza; in particolare, il confronto con la struttura di pari livello di Desenzano, presenta un differenziale di oltre sei euro al giorno (circa 200 euro al mese), ovviamente a vantaggio degli ospiti della nostra R.S.A.

I buoni risultati, oltre che sulla qualità dei servizi, riconosciuta esplicitamente anche in occasione dell’annuale incontro con i familiari degli ospiti, si riscontrano anche sul piano finanziario, pur mantenendo alti, ben oltre lo standard regionale, i parametri assistenziali.
Tutto ciò è reso possibile grazie ad un’amministrazione attenta ed oculata, di cui certo va dato merito al Direttore Generale, dott.sa Rosangela Minotti, ma che penso debba essere riconosciuto anche all’attività gestionale-amministrativa dei Consigli di Amministrazione, buon ultimo quello presieduto dall’ing. Citroni, con cui il sottoscritto, amministratore della struttura dal 1999, ha sempre positivamente collaborato in perfetta sintonia e unità d’intenti.

Risultati positivi sul piano finanziario che sono possibili anche grazie alla gestione altrettanto oculata, attenta e trasparente, degli appalti.
A questo proposito, proprio al fine di rendere pubblici ed espliciti i criteri e le modalità attuate in questo ambito di intervento e di rinviare al mittente qualche schizzo di fango che qualcuno ha voluto gettare, probabilmente essendone cosparso, in occasione di questa incomprensibile ed esecrabile vicenda, per non dire altro, delle dimissioni in simultanea presentate da tre consiglieri, desidero fornire un puntuale rendiconto, peraltro verificabile negli atti ufficiali, circa modalità e risultati relativi al recente appalto dei lavori per il raddoppio del Centro Diurno Integrato.

La nostra R.S.A., pur non essendo vincolata alle procedure degli Enti Pubblici, in quanto Fondazione di diritto privato, ha continuato a seguire le procedure di gara con le stesse modalità dell’Ente Pubblico.


In questa occasione, come del resto nelle altre, una volta approvato il progetto e il relativo piano finanziario, il Presidente ha chiesto a tutti i consiglieri di segnalare le ditte da invitare.
Per l’appalto delle opere edili, per un importo a base d’asta pari a € 312.000, sono state invitate 5 ditte, tre delle quali operano a livello locale.

Fu il sottoscritto, in quell’occasione a suggerire l’opportunità di invitare anche ditte non solamente locali; una proposta da tutti condivisa, per ragioni di opportunità che ritengo siano ben presenti a chi opera nelle pubbliche amministrazioni.
Il risultato della gara portò all’assegnazione di lavori proprio a una delle due ditte non locali, con evidente ricaduta positiva sul bilancio della R.S.A..
Delle tre ditte locali, infatti, una comunicò di non essere in grado di partecipare per altri impegni in corso; le altre due proposero un ribasso d’asta assolutamente irrisorio (pari all’1% e al 2,5%) rispetto al consueto in appalti di tal genere e soprattutto a confronto di quello presentato dalla ditta aggiudicataria: 15,715%. Con un risparmio complessivo di oltre € 50.000.
Trattasi in ogni caso di una ditta bresciana, che ha eseguito importanti lavori anche preso l’Università degli studi di Brescia.

Per dare un’idea dell’entità del valore del risparmio prodotto da una conduzione attenta e trasparente, a tutto vantaggio degli ospiti della struttura, se tradotto sulla parte corrente, un aggravio di € 50.000 dovrebbe essere compensato da un ricarico della retta di oltre un euro al giorno!
Questo è un merito che volentieri, e sempre gratuitamente, ci prendiamo.

Da ultimo desidero riprendere in questa sede un tema che ho già posto all’attenzione del Sindaco, della Giunta e dei capigruppo consiliari, con la lettera inviatavi in data 31 gennaio u.s., in merito alla struttura dell’Ospedale di Salò.
Riprendendo quanto unanimemente deliberato da questo Consiglio come atto di indirizzo, e richiamando il successivo incontro che avemmo con la Giunta comunale, chiedevo quali passi fossero stati fatti nella direzione auspicata, in particolare per quanto poteva essere di interesse per la R.S.A..
Ricordo infatti che la Regione non autorizza nuovi posti alle R.S.A., nonostante le ampie liste d’attesa, ma consente la sperimentazione di nuclei da destinare ad anziani fragili, ancorchè parzialmente autosufficienti, con livelli assistenziali e costi più bassi.
Dal momento che la R.S.A. di Salò non ha spazi disponibili per tale servizio, mi chiedo se una parte dei volumi del nostro Ospedale non possa essere destinato a questa funzione, con ciò potendo arricchire di servizi volumi oggi inutilizzati, contribuendo altresì a fugare ipotesi eventuali di alienazione.

Ringrazio dell’attenzione, rimanendo a disposizione per ogni necessario chiarimento.

Salò, 8 marzo ’12
Gianpaolo Comini
Consigliere della R.S.A. di Salò



venerdì 2 marzo 2012

Sulla pelle della Casa di Riposo

Aggiornamento

È stato convocato il consiglio comunale sul tema per il 09/03/2012 alle ore 17:00
Vedi il documento ufficiale dall'albo pretorio comunale


IRRESPONSABILI !!!



Come altro definire i tre consiglieri che l’8 febbraio, in palese combutta tra di loro, hanno fatto saltare il Consiglio di amministrazione della Casa di Riposo di Salò, un ente che gestisce servizi di grande rilevanza sociale per i 127 ospiti interni, la trentina di anziani che frequentano il Centro Diurno, tutti coloro che usufruiscono dei servizi infermieristici e riabilitativi domiciliari; per non parlare delle Scuole e altri Enti che usufruiscono del Centro cottura che sforna circa 1700 pasti al giorno.

Più che motivavate le preoccupazioni dell’intera cittadinanza , soprattutto delle famiglie degli ospiti e dei 160 operatori tra dipendenti e collaboratori, che con grande dedizione svolgono un servizio molto apprezzato e che hanno tutto il diritto di lavorare in serenità e certezze.
Una gestione positiva di una struttura che molti ci invidiano, con rette tra le più basse della provincia (a Desenzano, struttura di pari livello, la retta è più alta di circa 200 euro al mese).

Ma ancor più irresponsabili coloro che hanno tirato le fila di questa oscura manovra, i burattinai che il Presidente Citroni ritiene si annidino nei vertici di Lega e PDL, impegnati in una guerra di bande interne che da un anno e mezzo paralizzano anche l’amministrazione comunale di Salò, ormai asfittica e incapace di decisioni e progetti; una paralisi che blocca la nostra città in una fase economica e sociale così delicata e difficile.

Dov’è finito il tanto conclamato “Patto per Salò”?
Solo parole, un fragile castello di carta.


  • Quale prospettiva per l’Ospedale?
  • Il Museo della città è ancora un fantasma che aleggia da tre anni.
  • Quale riordino della viabilità?
  • Che fine ha fatto il Piano Tavina?


A chi dava fastidio la buona amministrazione della nostra Casa di Riposo? Perché è stato ordita una congiura per azzerare l’operatività di una Fondazione che operava nell’esclusivo interesse della collettività,senza curarsi degli interessi di parte?
Alla faccia del bene comune e dell’interesse primario delle famiglie che si aspettano solo amministratori competenti, onesti, che svolgono un servizio pubblico, in questo caso senza alcun compenso, come sempre deciso alla Casa di Riposo.


Un Sindaco in grado di decidere avrebbe dovuto provvedere immediatamente alla sostituzione dei consiglieri della R.S.A., per assicurare la piena operatività di un Ente impegnato a far fronte ad investimenti importanti per aumentare i posti del Centro diurno, con un nucleo destinato a ospiti affetti da alzheimer, e nel rinnovo degli appalti per le mense e insieme altri progetti in fase di elaborazione.

Chiediamo al Sindaco di designare persone competenti, che dichiarino preventivamente la loro volontà di amministrare senza compenso, esclusivamente per puro spirito di servizio (come sempre accaduto nei C.d.A. della Casa di Riposo) e che siano cittadini salodiani.

Anche l’amministrazione della Città ha bisogno di amministratori competenti, disinteressati e distaccati dagli interessi, soprattutto immobiliari, e autenticamente autonomi e indipendenti, a prescindere dalle rispettive appartenenze per guardare al bene della comunità.

I salodiani devono aprire gli occhi e valutare bene la scelta dei propri futuri amministratori, guardandosi anche da chi mette in piedi movimenti vari che a parole si dicono civici e autonomi dai partiti, salvo poi sostenere dentro e fuori la Giunta le guerre di bottega dei partiti del Centrodestra, PDL e Lega, che hanno fallito nell’amministrazione della città.


Se non ci sarà nei prossimi giorni uno specifico Consiglio comunale organizzeremo noi un’assemblea pubblica per parlare ai salodiani della nostra Casa di Riposo ma anche della grave situazione amministrativa della nostra città.



Salò, 25 febbraio 2012 
 
Gruppo consiliare e lista “Viviamo Salò”
Gianpaolo Comini, consigliere della casa di Riposo